La famiglia del 56enne vuol capire perché è stato dimesso dall’ospedale se aveva ricevuto tutte le cure necessarie.
La notte del 26 gennaio, un 56enne del comuni di Alife si era recato all’ospedale di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, per un improvviso gonfiore allo stomaco. Dopo avergli prescritto una terapia però, i medici lo dimettono dicendogli che poteva tornare a casa. Il giorno dopo l’uomo muore a causa di un malore, ma la famiglia chiede che venga fatta chiarezza.
Il caso
Dal 1996 l’uomo era ospite della Residenza-Casa Alloggio Villa della Rocca, a Rocca d’Evandro, in quanto affetto da schizofrenia e da epatite C, patologia curata in modo risolutivo nel corso degli anni. Il 24 gennaio il 56enne aveva già avvertito un gonfiore all’addome, per cui trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Sessa, i medici gli avevano prescritto semplicemente una terapia rimandandolo a casa.
La sera successiva fu proprio il medico nella struttura assistenziale che lo ospitava a informare la famiglia dell’uomo della necessità di essere ricoverato. Così, intorno all’una di notte del 26 gennaio, il 56enne si reca all’ospedale di Sessa Aurunca accusando ancora lo stesso problema.
Qui, dopo il ricovero gli era stato applicato un catetere, l’uomo muore poche ore dopo. I fratelli della vittima hanno voluto far chiarezza sull’accaduto, presentando un esposto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Quest’ultima, ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo in ambito sanitario contro ignoti.